7. Io (lettera
da N.)
grazie
per la tua lettera affettuosa con la quale mi dici di tornare nella zona V., ma
di ritornare ormai non è più cosa. Tu lo sai se mi sento o no di S.V., ma non
mi posso muovere da N. Qua c’è la nebbia. Sto avvolto nella nebbia dalla
mattina alla sera. Sento di avere la testa fra le nuvole. Se tu sapessi che
cos’è la nebbia. E che fastidio! Sai che mi capita? Succede che quando sto
insieme alla mia donna, camminiamo abbracciati in questa specie di acqua e
anice, vino e gassosa, whisky e soda, gin e tonic, rum e birra, coca cola e
aranciata, e ci baciamo per ore in mezzo alla strada. E se qualcuno dice qualcosa
non lo calcoliamo proprio.
Mi parli del mangiare, mi chiedi, come fai, chi ti cucina, che ti mangi? Beh, ti devo dire che la pasta e
specialmente i maccheroni ci stanno anche qua, non ci mancano mai nei
supermarket e nei centri commerciali, e poi in questo paese c’è una specialità
che spesso la fanno (cucinano): la chiamano ‘risotto alla n.’. Chissà perché?
Caro Gennaro, te lo ripeto, quando vado
abbracciato con la mia fidanzata, che non è la mia donna, (bada bene) infatti è
bionda; la mia donna è rossa. Io comunque per non confondermi, parlo a tutte e
due del cielo e del mare di S.V. E proprio allora mi prende una grande
malinconia, tanto che vorrei tornare per baciare qualcuna, ma ormai da voi, lo
so, non mi aspetta più nessuno. Anzi, mi vogliono morto. Questo dovrebbe
liberarmi un po’, e infatti succede. Solo che poi… la nebbia, (quanta è
brutta la nebbia!), quando sto insieme alla mia innamorata che non è la mia
donna e non è neanche la mia fidanzata, (infatti lei è verde, ha i capelli
verdi), e anche con lei vado abbracciato in questa specie di birra e pepsi,
aceto e limone, marsala e uovo, cognac e champagne, aranciata e chinotto, e lo
stesso ci baciamo per ore ed ore in mezzo alla strada, ubriachi fradici. Anche
di malinconia. I maccheroni (già lo sai), ci stanno pure qua, e poi c’è il
risotto alla n., come ti ho già detto, ma non voglio dilungarmi.
Ora si è fatto tardi. Io ti saluto, ti prego
di baciarmi il mare (come cazzo farai
non lo so). Il mare…, oh mare! E per favore, dici a questa città che io verrò
ancora, appena tengo i mezzi per sposarmi e poi divorziare dalla mia donna. E
dopo aver convinto a starsene buona la mia fidanzata e aver affidato al centro
di igiene mentale la mia innamorata, prendo la circum e vengo. Io, ti assicuro,
vengo. Stammi bene!”
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