Misfatti più che fatti

Non è affatto inedito il presidente del Consiglio Renzi che ha pronunciato a Londra tre volte la parola educazione (in inglese) per indicare quale strada, per lui, ci aprirà le porte del futuro. Avrà di sicuro voluto fare una citazione di un celebre discorso di Blair, in cui l'allora candidato a premier laburista, 18 anni fa, si presentò per la prima volta agli elettori dicendo proprio di puntare decisamente sull'istruzione. Potrebbe essere questo un cambiamento di rotta importante? Per chi si illude, forse. Anche i governi di centro destra ostentavano discorsi di apertura nonostante non abbiano mai veramente creduto di investire in istruzione e cultura. Prova ne è che nel suo discorso di insediamento il ministro Gelmini disse testualmente '...sembrerà strano per un governo di centro-destra, ma noi mettiamo al primo posto l'istruzione e la cultura'; la promessa però, come si sa, non solo venne disattesa, ma addirittura interpretata in senso opposto, per cui il massacro (della scuola e dell'istruzione) già iniziato qualche anno prima, fu dalla ministra stessa portato alle estreme conseguenze. 

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