Dal libro COPPIE di Francesco Di Lorenzo e Ferdinando Gaeta, Homo Scrivens, Napoli, 2015


Il dottor Zivago e Lara


Di notte, quando non posso dormire, chiudo gli occhi e ritorno in quella casa sugli Urali. Sento il freddo della nostra stanzetta, il sibilo del vento gelido sulle finestre, lo scricchiolare delle betulle sotto il peso della neve, l’ululare in lontananza dei lupi, e poi il calore del suo corpo che si stringe forte a me. Resto così per un po’ in quell’isola che non c’è. Poi, piano piano, mi addormento.
Quando mi sveglio sono un vecchio. Ho i capelli bianchi, mi fa male la schiena e ho la tosse. Mi alzo lentamente dal letto e vado in cucina. Riempio la pentola d’acqua, la metto sul fuoco e quando bolle ci immergo il tè. Preparo la tavola. Pane, marmellata di ribes, burro. Prendo il tè ormai pronto e lo servo. Mi siedo.
«Sai Amore, questa notte ti ho sognata un’altra volta» le dico.
Lei sorride.


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