11. Madre
Mia madre è inafferrabile, atipica, piena di
contraddizioni. È seria, buffa, saggia, attempata e infantile. Colleziona di
tutto: sassi, piume, quadri, vecchi spaghi. Come i bambini. Mia madre è
un’intellettuale. Per avere ispirazione ricorre alla logica paradossale di
Duchamp: chiude gli occhi e canta. Dice che bisogna trovare qualcosa che faccia
sparire i nostri filtri, che apra le porte, che dia un po’ di brivido. E che,
soprattutto, sia falsa.
La mia mammina rappresenta le cose non come
sono ma come le sente. Fraintende, e fraintendendo fraintendendo, tra immagini
e menzogne, dice menzogne più sincere della verità.
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