racconto FAMIGLIA


12 Tu

   Essere in grado di strabiliare il mondo. Tu volevi strabiliare il mondo. Questa espressione mi rallegrò molto. Io personalmente non avevo mai sentito il bisogno di strabiliare il mondo. E nemmeno il mio amico Vincenzo.
   Con davanti un bicchiere di acqua minerale, volevo rileggere dopo vent’anni “I dolori del giovane Torless” di Musil, ma non ci sono riuscito, dopo aver letto una pagina già non son più capace di andare avanti. Le descrizioni non le sopporto più. Né potevo d’altra parte passare tutto il mio tempo con Pascal: i suoi 'Pensieri' li conoscevo a memoria e il piacere del suo stile si esaurì in breve tempo. Perciò, mi accontentai di osservare il paesaggio. Che, a dire il vero, non era granché.

Nessun commento:

Posta un commento