racconto FAMIGLIA


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 Sorella


    “Non ho mai avuto nessuna voglia di ribellarmi. E perché avrei dovuto farlo? Mi piace giocare a golf e vado d’accordo con mio padre e con mia madre. Il mio lavoro è moltiplicare il denaro che mi affidano. Lavoro in mezzo ai miei collaboratori, ho una postazione di computer al centro della stanza, ma ho anche una segretaria che mi aiuta. Questa è la sola differenza con loro. Le mie estati le ho sempre passate nei college americani ed è proprio lì, con gli altri, che ho imparato a giocare a golf. Ora abito con mio marito in un appartamento, in un palazzo storico, patrimonio della mia famiglia. Mi sono prima iscritta allo scientifico, perché non mi piaceva leggere. Avevo e ho più dimestichezza coi numeri. Poi all’università – la solita domanda: “Che faccio? Medicina o economia?” Mia madre diceva, che a fare “il medico”, “di notte…”, “l’ospedale…”, e “allora?” – la Bocconi. Ma poi, subito Londra.
     Vivevo a Chelsea, in un quartiere con tutti italiani. È stata dura. Non mi trovavo:  tutta sola, senza le comodità della mia casa di Milano. E senza il golf…, è stata dura. Ora mi sposto molto: New York, Tokio, e l’estate tra Bali e Hong Kong. Ma a Pasqua sono stata in Sudafrica. Bellissimo! Lavoro tanto, ma non trascuro il golf, lo sci e la barca a vela di papà.”


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