"Era ora!"

Ora che so come consumare il tempo rimanente
non so se riuscirò a farmene una ragione.
Di certo forzerò un cassetto chiuso,
esplorerò una foresta nuova,
aprirò una macelleria (che chiamerò gioielleria),
darò libero sfogo a metà dei miei soliti desideri repressi,
a quarti di fantasie malate,
a pezzi di ossessioni insolenti,
a gruppetti di malattie inutili,  
a qualche incubo ben educato (perché onnipresente)

poi macinerò chilometri e caffè per incontrarti
al nostro posto, solito e inaccessibile,
con l’occhiolino del faro che sorride da lontano,
e quando i nostri volti contamineranno il nulla,
oltre i riflessi del buio, finalmente capirò qualcosa.

E ti sentirò dire (sottovoce)

«Era ora!»

Nessun commento:

Posta un commento